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Raccolta fondi per comprare il nuovo camper alla cooperativa Borgorete
I primi giorni del mese di luglio il camper dell’Unità di Strada della cooperativa sociale Borgorete è stato distrutto da un incendio. L’Unità di Strada è un servizio di supporto alle politiche per la riduzione del danno dei rischi connessi all’uso di sostanze stupefacenti e rivolto a persone tossicodipendenti, che la cooperativa sociale Borgorete gestisce da anni in collaborazione con la USL Umbria 1 ed il Comune di Perugia.
Il camper era in dotazione della cooperativa da poco più di quattro mesi, dopo che il vecchio camper era andato a fuoco nella notte tra il 26 ed il 27 novembre scorso, i Vigili del Fuoco sia nel primo che nel secondo caso non hanno rilevato evidenze della natura dolosa dell’incendio.
Questi eventi, tuttavia, hanno scosso gli operatori che hanno dovuto fronteggiare un periodo difficile in cui l’amarezza si è unita alla preoccupazione.
In un momento così particolare, con l’obiettivo di esprimere vicinanza e solidarietà cooperativa, ai soci di Borgorete abbiamo deciso di aprire una raccolta fondi tra le cooperative associate a Legacoop per contribuire fattivamente all’acquisto del nuovo camper che la cooperativa farà nelle prossime settimane.
Se volete contribuire alla raccolta fondi potete effettuare un bonifico utilizzando le coordinate bancarie di seguito indicate:
Lega Regionale Cooperative e Mutue dell’Umbria UNICREDIT Perugia Ag. Str. Trasimeno Ovest, 7 IBAN IT76C0200803031000029384576
Specificando come causale: CAMPER BORGORETE.
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Intervista a Jacopo Teodori nuovo coordinatore di Generazioni Legacoop Umbria
Legacoop Umbria avvia la ricostituzione di Generazioni Umbria
Spazio di sviluppo e innovazione per i giovani cooperatori
Valenti: “Era uno dei nostri obiettivi congressuali, abbiamo bisogno della loro visione del Futuro”
Nell’ultima riunione di Giunta dello scorso 3 aprile, Legacoop Umbria ha deliberato l'attivazione di un percorso volto alla ricostituzione di GENERAZIONI UMBRIA, il coordinamento dei giovani Under 40 che operano nelle cooperative e nelle strutture associative e di sistema di Legacoop.
“Abbiamo bisogno dei giovani, delle loro idee e della visione di futuro – dice Danilo Valenti Presidente di Legacoop Umbria - che solo loro possono portare al nostro mondo. Il gruppo ha individuato come coordinatore Jacopo Teodori di Coop Centro Italia, che ha tutto il nostro supporto, e saprà sicuramente guidare questo gruppo verso un percorso di ricambio generazionale in linea con uno dei principi fondamentali della cooperazione, quello della intergenerazionalità. La partecipazione di tanti giovani cooperatori e cooperatrici di diverse realtà e rappresentativi di diversi settori, ci incoraggia”.
Generazioni, a livello nazionale, nasce nel 2011, a seguito del 38° Congresso Legacoop, con l’obiettivo di approfondire le opportunità e le problematiche che i giovani affrontano nelle imprese cooperative e nelle strutture associative. Questo coordinamento ha lo scopo prioritario di proporre politiche e strumenti di sviluppo, innovazione e sostenibilità, con un’attenzione particolare ai temi del ricambio generazionale, della formazione e della crescita dei cooperatori.
“Ringrazio le cooperatrici e i cooperatori – afferma Jacopo Teodori di Coop Centro Italia - che mi hanno dato la fiducia per il ruolo di coordinatore di Generazioni. I giovani non sono un tema vago, né vanno trattati come "panda" che devono muoversi nella loro riserva. Credo che siamo la possibilità di continuità valoriale ed imprenditoriale delle Cooperative e vogliamo formarci, conoscerci e crescere insieme. Da oggi lavoriamo, tutti insieme come gruppo Generazioni, per costruire opportunità di stimolo alla cooperazione e per una cooperazione che sia declinata anche dai giovani”.
Generazioni si propone di creare momenti di formazione cooperativa, sia sul piano valoriale che su quello della governance d’impresa, al fine di potenziare i futuri quadri. La formazione e la crescita dei giovani cooperatori sono elementi cruciali per il futuro del movimento cooperativo, e Generazioni Umbria vuole essere il loro punto di riferimento.
“ In Umbria era attivo fino a qualche anno fa – prosegue Valenti – e l'abbiamo messo come obiettivo per il 13° Congresso ed intendiamo dare seguito concreto a questa iniziativa. Crediamo fermamente che sia utile soprattutto alla luce delle idee e tematiche emerse durante la conferenza programmatica tenutasi a Perugia. È fondamentale creare uno spazio dove i giovani possano sviluppare relazioni all’interno del mondo cooperativo e tra di loro, favorendo così la nascita di un nuovo pensiero sulla relazione tra cooperative e giovani”.
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Servicio Civile con Legacoop Umbria Unascelta che ti cambia la viita
Servizio Civile con Legacoop Umbria: Una Scelta che Ti Cambia la Vita
Una festa con 130 ragazzi, al postmodernissimo che hanno completato un anno di servizio civile presso le cooperative associate
Abbiamo voluto consegnare l'attestato come riconoscimento per l’impegno dei giovani volontari e per salutarci dopo un anno passato insieme.
Sul palco, due cubi rappresentavano i principi degli obiettivi dello sviluppo sostenibile che hanno guidato il percorso dei giovani: “Istruzione di qualità” e “Ridurre le Disuguaglianze”
Abbiamo chiesto loro com'è stato quest'anno, se sei curioso delle loro risposte guarda il video
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Coopstartup Legacoop Umbria, INTERVISTA A CARLO OTTONE
Legacoop, Mich ed Invitalia preparano al decollo 12 nuove imprese
Valenti: “Stare insieme ci rende più competitivi”
Gli startupper: “ogni giorno che passa acquisiamo consapevolezza nelle nostre idee vincenti”
Dodici nuove imprese pronte a decollare, le finaliste del progetto Coopstartup di Coopfond e Legacoop Umbria, che, in collaborazione con la società MICH (Maestrale Innovation Creative Hub) e Invitalia, ha tenuto una giornata di tutoraggio dedicata alle start-up cooperative. Questa iniziativa si inserisce nell'ambito della formazione, tutoraggio, accompagnamento e accelerazione di nuove imprese in forma cooperativa.
Durante la giornata i partecipanti hanno avuto l’opportunità di interagire con esperti e professionisti di Mich, Invitalia e Legacoop Umbria, che hanno contribuito con la loro esperienza nel fornire indicazioni e suggerimenti per lo sviluppo dei progetti di impresa.
Un incontro di matching dove si è registrato un clima di positività e fiducia, anche grazie alle competenze acquisite dai ragazzi in questa fase, come lascia intendere Leonardo stratupper di una cooperativa sportiva “Sono molto fiducioso nella possibile vincita di questo bando, il nostro è un buon progetto. Queste giornate ci hanno aperto la mente, e adesso sappiamo dove poter andare”.
La società Mich, che ha ospitato i giovani nella propria sede, unico incubatore in Umbria certificato Invitalia, noto per il suo impegno nell’innovazione e nella sostenibilità ambientale, offre un ambiente stimolante per le start up in settori di innovazione tecnologica ma anche organizzativa e sociale. Svolge anche attività di scouting e tutoraggio per aiutare nello sviluppo di idee imprenditoriali, testarne le possibilità di mercato, sviluppare business plan e confrontarsi con potenziali clienti e investitori.
“ Mich è una realtà consolidata nel tessuto economico dell'Umbria – dice Carlo Ottone Co-founder di Mich – e la presenza di questo incubatore a Terni oggi dà la possibilità a questa città di essere annoverata nel podio nazionale, la seconda posizione per l'esattezza, per numero di start up costituite di nuove aziende di capitale. È un elemento che va preso in considerazione per poter ragionare anche di antenne che possono colloquiare con università, centri di ricerca, aziende e mettere a disposizione tanti professionisti per poter curare la crescita di aziende innovative che hanno bisogno di essere competitive sul mercato”.
Importante anche la presenza di Invitalia, l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa che gestisce gli incentivi nazionali per la nascita di nuove imprese e startup innovative. Nell’ambito del progetto gli esperti di Invitalia hanno illustrato ai candidati il sistema degli incentivi, gli elementi distintivi, le modalità di presentazione della domanda e l’iter di valutazione.
“Lo stare insieme oggi – evidenzia Danilo Valenti Presidente di Legacoop Umbria - significa poter essere più competitivi. Ragionare tra soggetti pubblici e privati, come abbiamo cercato di fare con il nostro programma Coopstartup, ci rende un totale più forte rispetto alla somma delle parti. Noi abbiamo voluto fare networking, per cercare di dare un contributo per cercare di invertire la tendenza per evitare la fuga delle nostre giovani risorse all'estero”.
I 12 gruppi in gara che hanno candidato le loro idee imprenditoriali, si avviano adesso alla fase conclusiva che porterà i primi 3 a ricevere un premio in denaro. Ma comunque anche gli altri partecipanti vorranno veder decollare la propria idea come ci dice Giovanna: “All'inizio, sono sincera, non sono partita convinta. Non mi aspettavo grandi cose. Ma adesso posso dire, grazie a questo percorso, di aver imparato tantissime cose e consiglio a tutti di affrontare, nei prossimi anni, questo meraviglioso viaggio. Noi abbiamo già vinto, anche se non dovessimo prendere il premio, perché aver fatto questo percorso ha stimolato in noi la consapevolezza di avere un'idea vincente. Abbiamo imparato tanto, conosciuto tante persone, ci portiamo dietro un bagaglio che sarà utilissimo per il futuro”.
Già posizionate, quindi, nello spazioporto, 12 navicelle nei settori del sociale, agroalimentare, servizi alle imprese, produzione, sport e salute. Attendiamo il decollo che avverrà a settembre.
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La Legatoria Tuderte a Radio24 intervista a Emanuela Tabarrini
“La fabbrica che rilega il lavoro”:
È la Legatoria Tuderte di Pantalla. In 9, con il sostegno di Cgil e Legacoop, formano una cooperativa e salvano lo stabilimento dal fallimento
A Lorisa mancano 6 anni per andare in pensione, lei è la “decana” del gruppo, quella che “brontola sempre”, ma senza di lei non si poteva partire. Mauro invece è il più giovane, appena 30 anni, e quando gli hanno proposto di formare una cooperativa e rilevare l'azienda ha pensato: “Ma questi sono matti!”. Poi però si è fatto convincere e ora anche lui fa parte della nuova Legatoria Tuderte, un workers buyout, ovvero un'azienda salvata dal fallimento e acquistata dai suoi lavoratori, anzi, in questo caso, soprattutto dalle sue lavoratrici.
“Il 28 aprile 2021 è partita la nostra avventura”, racconta Emanuela Tabarrini, operaia fino a pochi mesi fa e oggi presidente della cooperativa Legatoria Tuderte, con sede a Pantalla (Pg), della quale fanno parte, oltre ai già citati Mauro e Lorisa, anche Sonia, Maria, Fiorella, Federica, Lidia e Andrea, il secondo maschio del gruppo, considerato un jolly per la sua abilità in tutte le fasi della produzione. “La vecchia azienda era finita, sommersa di debiti, senza liquidità e con nessuna prospettiva – spiega Emanuela - L'ultimo stipendio ci è stato pagato a gennaio 2020, poi solo cassa integrazione, quella per Covid. Ma di far morire questa fabbrica, nella quale lavoriamo da così tanti anni, non ci andava proprio giù”.
E allora eccola l'idea, maturata nel corso di “nottate passate in videoconferenza tra di noi” e nelle “riunioni con il nostro sindacalista della Cgil”: formare una cooperativa e provare a diventare imprenditori di se stessi. “Sarebbe stato davvero un peccato disperdere questo patrimonio di grande professionalità, un lavoro che si fa ancora con le mani”, commenta Enrico Bruschi, segretario della Slc Cgil Umbria, che ha seguito dall'inizio il percorso della Legatoria Tuderte. “Sarebbe stata una sconfitta non solo per loro, ma per tutto il territorio – prosegue – Così, anche forti di altre esperienze positive, come quella di Ceramiche Noi a Città di Castello, abbiamo intrapreso questa strada, chiedendo il supporto di Legacoop”.
In un periodo di crisi cicliche come quello attuale uno strumento come il workers buyout diventa ancora più importante – commenta Matteo Ragnacci, presidente di Legacoop P&S Umbria – perché consente a tante lavoratrici e lavoratori di trasformarsi da dipendenti a soci e salvare l'occupazione e la produzione, redistribuendo i benefici nelle comunità locali. Questo – prosegue Ragnacci – grazie ai loro sacrifici, all'accompagnamento della nostra associazione ed al sostegno finanziario dei fondi della cooperazione, Coopfond e Cfi, che intervengono nel capitale immettendo nuova linfa alle radici”.
Così, con un gran bel gioco di squadra, la nuova Legatoria Tuderte è partita e nei primi due mesi di attività la cooperativa ha fatturato quasi 100mila euro. “È un buon risultato anche se abbiamo bisogno di fare di più – commenta ancora la presidente, Emanuela Tabarrini – ma abbiamo fiducia per il futuro, prima di tutto perché lavorare così, per qualcosa di tuo, che hai costruito con il sacrificio, è bellissimo, una sensazione nuova per noi. E poi perché siamo un grande gruppo, legato anche da una forte amicizia, che ha fatto sì che anche le nostre famiglie, i mariti soprattutto, dopo qualche diffidenza iniziale abbiano sposato appieno la causa”.
Ora, l'obiettivo è di costruire una solida rete di clienti, sia quelli grandi, come Treccani, Panini e persino il Vaticano, sia quelli più piccoli, da aziende che vogliono realizzare gadget di qualità, magari da regalare per le feste, fino ai fotografi, per i loro book o altri professionisti nel settore grafico ed editoriale.
“Sappiamo di aver fatto una grande scommessa – conclude Emanuela Tabarrini – ma l'abbiamo voluta fare per la passione che ci lega a questo lavoro e certamente continueremo a mettercela tutta per vincere, insieme”.
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La storia della cooperativa GBM, il 60° anniversario
Un evento per festeggiare i 10 anni di cooperazione e i 60 anni di attività. La cooperativa GBM si prepara per il 26 giugno, dove, dalle ore 15 alla Sala dei Notari a Perugia, si percorreranno le tappe che li ha visti diventare una solida realtà del nostro territorio. Un’occasione per promuovere il modello cooperativo dei Workers Buyout e per riflettere sulle importanti innovazioni nei campi dell’imprenditorialità e della sostenibilità energetica. Saranno presenti relatori di spicco ed esperti del settore, ospiti il primo ricercatore del CNR e noto divulgatore scientifico Mario Tozzi ed il Presidente di Legacoop Nazionale Simone Gamberini. L'attività aziendale, avviata negli anni ’60, che aveva come core business l’installazione di impianti elettrici, col tempo si è specializzata ha ottenuto diverse certificazioni, rinforzato e ampliato la propria struttura e le proprie conoscenze, fino a diventare oggi un’impresa che offre un servizio globale con un'attenzione particolare all'ambiente e alla sostenibilità. Dal 2014, GBM, per accompagnare il ricambio generazionale, ha scelto di adottare il modello imprenditoriale cooperativo dei WBO, un processo volto a garantire la continuità operativa aziendale.
"Quello in cui noi crediamo - dice Nicola Stabile Presidente della GBM soc. coop. - è un’impresa che innovando costantemente stia sul mercato. E per farlo deve essere sana e fare utili. Solo facendo utile si potrà redistribuire la ricchezza. Essere cooperativa significa creare e redistribuire ricchezza a donne e uomini, alle socie e ai soci, che lavorano".
In questi 10 anni, il fatturato di GBM è triplicato, la cooperativa ha assunto oltre 30 persone, arrivando a contare 60 addetti, e redistribuito 1,5 milioni di euro ai propri lavoratori. Oltre a ripartire ricchezza ha anche consegnato all’ambiente tanta energia pulita. Grazie ai pannelli fotovoltaici installati, ogni anno, produce 78.000.000 kWh di energia verde, perseguendo la propria mission in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, riducendo significativamente l'impatto ambientale.
“Presso la Sala dei Notari di Perugia, - continua Stabile - abbiamo voluto offrire alla cittadinanza alcuni spunti interessanti con 3 panel tematici programmati. Nel primo si parlerà del nostro mondo: i Workers Buyout; e in particolare, come questo modello sia sempre più attuale e possa aiutare a rilanciare le attività imprenditoriali, promuovendo innovazione sociale e inclusione lavorativa. Nel secondo, un confronto tra l’ospite Mario Tozzi e Simone Gamberini, per discutere di come si possono affrontare le sfide, per una transizione energetica equa e sostenibile e di come il sistema cooperativo possa venire incontro per offrire soluzioni alle stesse. Infine, nel terzo verranno presentati modelli innovativi di produzione e condivisione dell'energia rinnovabile, con focus su Comunità Energetiche Rinnovabili (gruppi di utenti che producono, condividono e consumano energia da fonti rinnovabili a livello locale) e agrivoltaico (un sistema che integra la produzione di energia solare con l'agricoltura, ottimizzando l'uso del terreno per entrambe le attività)”.
L'evento, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, rappresenterà un momento cruciale per delineare le sfide future e le possibili soluzioni per un mondo più green e inclusivo. GBM Soc. Coop. invita tutti a partecipare, un percorso con uno sguardo rivolto al passato dell’azienda, ben piantata nel presente e proiettata con ottimismo alle sfide del futuro.
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Gbm festeggia 60 anni festa con ospite Mario Tozzi
Si è svolta presso la Sala dei Notari nel centro storico di Perugia, la festa per i 60 anni della GBM società cooperativa. La GBM in questo evento ha ripercorso le tappe che li ha visti diventare una solida realtà del nostro territorio. Presenti relatori di spicco ed esperti del settore, come il primo ricercatore del CNR e noto divulgatore scientifico Mario Tozzi ed il Presidente di Legacoop Nazionale Simone Gamberini. Un’occasione per promuovere il modello cooperativo dei Workers Buyout e per riflettere sulle importanti innovazioni nei campi dell’imprenditorialità e della sostenibilità energetica. Correvano gli anni sessanta quando Gianni e Mario Brustenga fondarono la EGBM (Elettro Gianni Brustenga Mario). Una piccola impresa specializzata in installazione impianti elettrici, nata con il sogno di diventare una grande realtà imprenditoriale. “Negli anni ‘60 - racconta Mario Brustenga co-fondatore della EGBM - il fare impresa era visto anche come un’attività sociale. Creare ricchezza attraverso un’attività privata significava, allora come oggi, sottrarre tante persone da situazioni difficili e garantire loro una vita dignitosa. In poche parole, emancipare dal bisogno le persone meritevoli”.
Agli inizi del nuovo millennio la GBM incorpora, per fusione, un’azienda specializzata negli impianti meccanici, idraulici e di condizionamento, ampliando il ventaglio della propria offerta. Continua a crescere, acquisisce certificazioni ed esperienza; aumenta non solo il fatturato, ma l’impresa rinforza e amplia la propria struttura e le proprie conoscenze. Con l’avvento degli impianti fotovoltaici, si allarga ancora di più l’offerta di competenze e servizi in cui GBM acquisisce specializzazione. Innovazione, ricerca e sostenibilità diventano le 3 parole chiave e gli elementi distintivi dell’azienda.
Nel 2014, di fronte alla necessità di accompagnare il ricambio generazionale, i dirigenti scelgono di adottare il modello imprenditoriale cooperativo dei Workers Buyout. L’obiettivo era garantire la continuità operativa aziendale. L’assetto societario viene modificato e nasce una nuova cooperativa associata a Legacoop Umbria. Da dipendenti si passa ad imprenditori di sé stessi. La forma cooperativa è scelta anche perché promuove gli stessi valori che hanno guidato la precedente Elettro GBM: qualità, trasparenza, rapporto umano e personale con il cliente. I lavoratori diventano soci e a rivestono una maggiore importanza nel processo di crescita della nuova GBM Società Cooperativa.
“Da quando GBM è diventata una società cooperativa affiliata a Legacoop – dice il Presidente Nicola Stabile – abbiamo fatto grandi passi avanti. In soli 10 anni, il fatturato è triplicato, raggiungendo i 13 milioni. La nostra famiglia cooperativa è cresciuta, abbiamo assunto oltre 30 persone, arrivando a contare 60 addetti. Abbiamo redistribuito 1,5 milioni di euro ai nostri lavoratori. Non si è mai fermata l’attività di ricerca ed innovazione che da sempre ci contraddistingue” e sottolinea: “In tutti questi anni abbiamo costantemente migliorato ed ampliato i nostri servizi ed oggi siamo fieri di poter offrire alle aziende un Global Service innovativo che soddisfa le esigenze dei nostri clienti e tutela l’ambiente. A proposito di ambiente, grazie ai pannelli fotovoltaici installati, ogni anno, produciamo 78.000.000 kWh di energia verde, fieri di perseguire la nostra mission in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.”
La cooperativa GBM, sempre con uno sguardo verso il futuro, si sta già organizzando per il passaggio del testimone alle nuove generazioni. Nello specifico, la cooperativa sta già formando per il board di ogni settore tre giovani: Serena, Matteo e Lorenzo. Un passaggio generazionale, questo, che programmato possa assicurare una consegna delle redini aziendali graduale e senza carattere di urgenza.
3 i panel tematici: Il primo dedicato ai Workers Buyout dove si è parlato dei processi e i vantaggi di questo modello imprenditoriale cooperativo. Il secondo è stato un confronto tra l’ospite Mario Tozzi e il Presidente Simone Gamberini, dove si è parlato delle prossime sfide lanciate dalla transizione energetica, con un focus particolare sulle sfide del sistema cooperativo. Nel terzo panel si sono presentate le case history presenti dentro Legacoop Umbria dei modelli innovativi di produzione e condivisione dell'energia rinnovabile: le Comunità Energetiche Rinnovabili (gruppi di utenti che producono, condividono e consumano energia da fonti rinnovabili a livello locale) e l’agrivoltaico (un sistema che integra la produzione di energia solare con l'agricoltura, ottimizzando l'uso del terreno per entrambe le attività).
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Arpal Umbria, Legacoop e Confcooperative aprono un patto per i giovani del Servizio Civile
Legacoop Umbria e Confcooperative Umbria sono impegnate da anni nella co-programmazione del Servizio Civile Universale attraverso progetti che coinvolgono in tutto il territorio umbro migliaia di giovani in percorsi di cittadinanza attiva in particolare attinenti ai valori di solidarietà, nonviolenza, educazione alla pace e aiuto alla comunità, cardini portanti del servizio civile universale. Il Servizio Civile genera indubbiamente competenze trasversali, poiché i giovani, grazie alle attività previste dai progetti, acquisiscono abilità concrete e competenze relazionali.
Da alcuni anni il sistema del servizio civile ha sentito la necessità di rilasciare ai giovani, oltre all’attestato di fine servizio, un ulteriore riconoscimento per la rilevante esperienza di cittadinanza che hanno potuto realizzare nei 12 mesi. A tale scopo, introducendo un importante elemento di innovazione, Legacoop, Confcooperative e ARPAL Umbria hanno avviato in accordo un percorso per il “Riconoscimento delle Competenze” agli operatori volontari coinvolti nell’esperienza di Servizio Civile nelle oltre 50 cooperative associate.
Tale Accordo rappresenta oggi in Umbria il primo esempio di certificazione di competenze in ambito di servizio civile, esperienza che conta poche altre repliche nelle altre regioni d’Italia.
Il Commissario Straordinario ARPAL Umbria, Francesco Siciliano sottolinea che: “L’Agenzia ha avviato, per il tramite della Sezione interna che si occupa della Certificazione delle competenze, l’attuazione del “Quadro regolamentare unitario del sistema regionale di individuazione, validazione e certificazione delle competenze” nell’ambito del Sistema integrato regionale approvato a gennaio 2024. In tale contesto – prosegue il Commissario – si colloca l’adozione del documento ‘Linee guida relative al processo di individuazione, validazione e certificazione delle competenze (IVC) rivolto ai volontari del servizio civile nazionale 2022-2023 svolto presso enti accreditati di servizio civile universale’ con il quale sono state messe le nostre competenze e la nostra esperienza a supporto di una pregevole iniziativa in favore dei giovani”.
Nel mese di giugno oltre 100 operatori volontari di Legacoop e Confcooperative arriveranno alla conclusione del processo di Certificazione ed acquisiranno delle Unità di Competenza inserite nel Repertorio regionale degli standard professionali.
“Legacoop Umbria da 25 anni promuove il servizio civile come esperienza importante per i nostri giovani - sottolinea Andrea Radicchi Responsabile SCU Legacoop Umbria - l’accordo con ARPAL Umbria per la certificazione delle competenze è un traguardo estremamente interessate per i ragazzi che, al termine del percorso, potranno avvalersi ufficialmente delle competenze acquisite durante l’anno di servizio civile. Questo è un ulteriore passo, conclude Radicchi, per qualificare l’esperienza formativa e di vita dei giovani attraverso il servizio civile”.
Per Giosuè Tassone, Responsabile del Servizio Civile Universale Confcooperative Umbria, “l’Accordo tra gli Enti coinvolti rappresenta un traguardo nelle pratiche di collaborazione istituzionale a livello regionale e una best practice replicabile a livello nazionale. L’istituto del Servizio Civile Universale si mostra quindi sempre più vicino alle esigenze dei giovani e attento alle loro opportunità di futuro”.
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Coopstartup Legacoop Umbria, Mich e Invitalia aiutano i progetti a spiccare il volo
Dodici nuove imprese pronte a decollare, le finaliste del progetto Coopstartup di Coopfond e Legacoop Umbria, che, in collaborazione con la società MICH (Maestrale Innovation Creative Hub) e Invitalia, ha tenuto una giornata di tutoraggio dedicata alle start-up cooperative. Questa iniziativa si inserisce nell'ambito della formazione, tutoraggio, accompagnamento e accelerazione di nuove imprese in forma cooperativa del programma, che adesso vede l'affinazione dei nuovi progetti per la fase di lancio delle idee in concrete strutture imprenditoriali.
di Mirko Loche
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Amministrazione condivisa un’utopia che si sta realizzando
La presentazione del Rapporto Labsus 2023 titolato “Al cuore dell’amministrazione condivisa” tenutasi a Perugia presso la sede di Legacoop Umbria è stata l’occasione per fare il punto su un’utopia che migliaia di cittadini, amministrazioni pubbliche, enti di Terzo Settore e ricercatori stanno realizzando in Italia ed in Umbria.
Oggi, l’Amministrazione condivisa è un modello pienamente riconosciuto al pari di quello dell’amministrazione tradizionale. Un modello codificato nel Codice del Terzo settore, in cui i soggetti collettivi non vengono considerati portatori di interessi contrapposti ma alleati per perseguire, insieme alla pubblica amministrazione, finalità di interesse generale.
“Andare al cuore dell’amministrazione condivisa – afferma Daniela Ciaffi Vice presidente di Labsus – significa analizzare il legame tra la democrazia e il vivere in modo attivo le comunità, i territori, i quartieri, le città. Il rapporto è un viaggio verso nuove forme di impegno civile e politico”.
Alla presentazione del rapporto, i lavori sono stati aperti da Danilo Valenti Presidente di Legacoop Umbria ed hanno partecipato Andrea Bernardoni Presidente di Legacoopsociali Umbria, Alessandra Valastro Direttrice del Master in “Progettazione e gestione di politiche e pratiche collaborative”, Anna Lisa Lelli Funzionaria della Regione Umbria, Luigina Renzi e Stefania Nichinonni rispettivamente Assessore e Dirigente del Comune di Spoleto e Fabrizio Stazi direttore della Fondazione Perugia,
“L’Umbria – afferma Andrea Bernardoni – è all’avanguardia in materia di amministrazione condivisa. Nel 2023 l’assemblea legislativa ha approvato una legge regionale su questo argomento, la legge N. 2 del 2023, che apprezziamo molto. Ci sono poi numerose pratiche virtuose che coinvolgono le amministrazioni pubbliche e gli enti di Terzo settore della regione. La sfida è rendere l’amministrazione condivisa un elemento strutturale nei rapporti delle amministrazioni pubbliche con i cittadini e con il Terzo settore. Legacoop e le cooperative sociali stanno lavorando per vincere questa sfida insieme ai cittadini e agli amministratori pubblici”.
Dal rapporto emerge che oggi vi sono molteplici strumenti per praticare l’amministrazione condivisa: i patti di collaborazione, la co-programmazione, la co-progettazione e gli atri strumenti collaborativi introdotti dal Codice del Terzo Settore.
“L’amministrazione condivisa – conclude Alessandra Valastro – richiede un cambio culturale nelle pubbliche amministrazioni e negli enti di Terzo settore. È per questo motivo che l’Università di Perugia ha lanciato il Master in “Progettazione e gestione di politiche e pratiche collaborative”. Un master frequentato da dipendenti pubblici, cittadini e soci di cooperative sociali ed enti di terzo settore. Nei prossimi mesi creare una nuova cultura, la cultura dell’amministrazione condivisa dei beni comuni sarà la priorità con cui tutti ci dovremmo confrontare”.
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Coopstartup parte il piano formativo per Startup Innovative
Legacoop Umbria supporterà 13 nuove startup innovative
Stimolo all'Innovazione e all'Imprenditorialità: su 25 progetti presentati, approvati 13 anziché 10
Partito il piano di formazione per Coopstartup, il bando di Legacoop Umbria e Coopfond, volto a sostenere 10 nuove esperienze di startup cooperative nella nostra regione con l'obiettivo di favorire lo sviluppo imprenditoriale e per contrastare la tendenza demografica negativa in Umbria. La Commissione di valutazione ha deciso di adottare un approccio inclusivo e di ampliare a 13, anziché 10, il numero di idee ammesse, riconoscendo il valore e il merito di ulteriori tre proposte che non potevano essere escluse in quanto “la validità dei 13 progetti era meritevole di essere approfondita e sviluppata”.
“Per noi è un segnale importante – dice Danilo Valenti Presidente di Legacoop Umbria – la risposta ottenuta per il progetto ci dice che, anche per i giovani, il modello di impresa cooperativo è sempre più attuale e capace di rispondere alle loro esigenze imprenditoriali innovative. Adesso introdurremo tutto il nostro know how per formare i gruppi e perfezionare le loro idee e trasformare l'idea iniziale in un virtuoso progetto d'impresa. Li seguiremo gradualmente, fino a quando avranno la forza per spiccare il volo”.
Si è partiti ieri con la prima giornata formativa dedicata al racconto del mondo cooperativo. Il percorso proseguirà fino al 6 giugno con le lezioni collettive che tratteranno vari temi: la disciplina delle società cooperative, la fattibilità economica e finanziaria, strumenti finanziari e servizi per l’attuazione e per lo sviluppo del progetto imprenditoriale, gestione dei rischi, strategie di comunicazione e marketing. Le lezioni saranno tenute da docenti universitari nonché da referenti ed esperti di Legacoop Umbria, Invitalia, Banca Etica, Coopfond, Mich srl., Uniassiteam, e di cooperative associate. Nel mese di giugno saranno previsti percorsi di tutoraggio one to one e di accompagnamento alla stesura del business plan. Al termine del percorso saranno selezionate le tre migliori idee che potranno accedere ai premi finali tra cui il contributo a fondo perduto pari a euro 10.000 per l’avvio dell’attività.
“Il nostro obiettivo finale – continua Valenti– è creare imprese sostenibili, resilienti alle sfide economiche attuali, capaci di contribuire positivamente alle comunità locali. Il modello d’impresa cooperativa è moderno e attrezzato alle sfide del futuro. I valori e le regole che lo contraddistinguono sono in grado di resistere all’usura del tempo e costituiscono un valore aggiunto per affrontare il domani”.
Coopstartup Legacoop Umbria, è stato un “gioco di squadra” tra soggetti pubblici e privati, con il patrocinio della Regione Umbria, di ANCI Umbria e della Camera di Commercio dell’Umbria, con la collaborazione dell'Università degli Studi di Perugia e MICH Maestrale innovation hub, e con l'importantissimo sostegno di BancaEtica, UniAssiTeam e la Consulta delle Fondazioni Bancarie dell'Umbria.
Legacoop Umbria cerca così di fare la propria parte, in modo proattivo, per promuovere l'innovazione e l'imprenditoria sostenibile come soluzione per il rilancio imprenditoriale, consapevole della tendenza negativa nel saldo tra la creazione e la cessazione di nuove imprese. In dieci anni circa un giovane su dieci è partito. L’Istat ha ricordato che tra il 2013 e il 2023 la popolazione umbra tra 15 e 34 anni è diminuita di quasi 20mila unità e si sono persi 33 mila residenti in otto anni. Duemila laureati negli ultimi anni hanno deciso di trovare lavoro altrove.
“Visto il successo di questa edizione – conclude Valenti – Legacoop Umbria vuole continuare a consolidare la promozione del modello di impresa cooperativo, con il mondo dei giovani che risiedono e abitano nella nostra regione. ci impegneremo per rendere strutturale l’opportunità Coopstartup. I partners fondamentali in questo percorso saranno l’Università, le scuole superiori, insieme agli incubatori d’imprese presenti nella nostra realtà regionale”.
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Amministrazione condivisa: un’utopia che si sta realizzando
Presentato a Perugia da Legacoopsociali Umbria e Università il rapporto Labsus 2023
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I 50 anni di Cosp Tecno service
L'ESEMPIO DI COSP TECNO SERVICE:
L’ATTUALITA’ DEL MODELLO COOPERATIVO
I 50 anni della cooperativa Cosp Tecno Service occasione di riflessione su una tipologia d’impresa capace di essere resiliente, orientata al futuro e sostenibile
TERNI, 1 DICEMBRE - Il modello d’impresa cooperativa è moderno e attrezzato alle sfide del futuro. È questo il concetto principale emerso dalla tavola rotonda organizzata nel pomeriggio del 1 dicembre dalla cooperativa Cosp Tecno Service, al teatro Secci di Terni, in occasione dei 50 anni dell'azienda. Al dibattito, moderato dal direttore del Foglio Claudio Cerasa, hanno preso parte il prof Carlo Cottarelli, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il presidente nazionale di Legacoop Simone Gamberini e il consulente di strategia e organizzazione aziendale Sergio Cimino. La storia della cooperativa Cosp Tecno Service è una storia di crescita, sviluppo e professionalità iniziata da un gesto di grande coraggio e dignità compiuto mezzo secolo fa da nove donne. Cosp, infatti, venne fondata a Terni il 30 novembre 1973 da un gruppo di addette al settore delle pulizie e oggi è un’impresa con 1300 lavoratori, attiva in tutto il territorio nazionale nei settori dell’ecologia, della logistica, dell’igiene ambientale, della sanificazione, della gestione impianti, dell’housekeeping e dei servizi per la grande distribuzione.
“La storia di Cosp dimostra che i valori e le regole del modello cooperativo sono in grado di resistere all’usura del tempo e soprattutto costituiscono un valore aggiunto per affrontare il futuro – ha spiegato il presidente di Cosp, Danilo Valenti - ora abbiamo davanti la sfida della sostenibilità, che per un’impresa vuol dire fare oggi per costruire il domani: siamo una cooperativa e la nostra identità ci rende attrezzati per tutto questo”.
“L’impresa cooperativa – ha sottolineato il presidente di Legacoop, Simone Gamberini - mette al centro le persone e vede gli utili non come un fine, ma come lo strumento per realizzare lo scopo mutualistico, cioè un’equa distribuzione del valore ai soci, ai lavoratori, alle comunità. Questa è la nostra identità distintiva, l’ispirazione costante del nostro agire imprenditoriale, il senso profondo della funzione sociale che ci viene riconosciuta dalla Costituzione. Nei suoi 50 anni di attività, Cosp ha seguito questa ispirazione, facendone la leva per un positivo percorso di crescita. Legacoop prosegue il suo impegno per valorizzare il ruolo della cooperazione come modello imprenditoriale originale, radicato nei territori, per la promozione di uno sviluppo più inclusivo e sostenibile, capace di contribuire alla crescita e al benessere delle comunità, di rispondere ai bisogni delle persone e di renderle protagoniste nella costruzione di una società più giusta e coesa”.
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La nostra nuova veste grafica
Dopo mesi di riflessione e condivisione, abbiamo deciso di dare al nostro marchio un look fresco e contemporaneo che rispecchi meglio chi siamo e cosa rappresentiamo.
L'abbiamo chiamato "FUTURO PLURALE"
Siamo molto orgogliosi del risultato,
UN NUOVO LOGO PER GLI STESSI VALORI!
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Giornata Mondiale della Terra #earthday #giornatamondialedellaterra
🌍 Oggi Giornata Mondiale della Terra riflettiamo sulla nostra casa comune!
Riflettiamo sull'importanza di preservare e proteggere il nostro pianeta per le generazioni future.
Ogni gesto conta
#GiornataMondialeDellaTerra #EarthDay-
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Il nuovo logo di Legacoop
La nuova veste grafica dell’associazione per rappresentare l’uguaglianza
“Siamo portatori dell’uguaglianza e dell’equità nell’era della complessità. Il
nuovo logo di Legacoop racchiude questo messaggio e intende produrre un migliore impatto su
tutti coloro che entrano in contatto con la nostra associazione, accendendo l’empatia e quindi la
relazione con le persone”.
Lo ha spiegato Simone Gamberini, presidente di Legacoop, presentando il nuovo logo
dell’associazione in occasione della Conferenza programmatica e di organizzazione che si è svolta
ieri pomeriggio e stamattina a Roma.
Il simbolo ‘uguale’ (=), dunque il concetto di uguaglianza, alla base del logo che a partire dai
prossimi giorni rappresenterà Legacoop in tutte le sedi e su tutti i canali di comunicazione, “è stato
scelto -sottolinea Gamberini- in coerenza con l’impegno che Legacoop e le cooperative associate
assicurano per contrastare le disuguaglianze economiche e sociali, accentuatesi in anni recenti,
proponendo i valori della cooperazione come strumento per costruire un modello di sviluppo più
inclusivo e sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale”.
L’operazione di rebranding dell’associazione si è avvalsa del supporto professionale dell’Agenzia
Inarea, presieduta da Antonio Romano.
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Legacoop promuove energia cooperativa
Un seminario organizzato da Legacoop e patrocinato da ANCI rivolto ai Comuni per esplorare le opportunità delle comunità energetiche in forma cooperativa. In attuazione del protocollo d'intesa firmato lo scorso 22 gennaio, le due associazioni proseguono, insieme, azioni di sensibilizzazione agli enti locali sulla promozione delle CER.
“Siamo ai nastri di partenza di un cambiamento epocale del sistema energetico nazionale – dice Danilo Valenti Presidente di Legacoop Umbria - è necessario correre adesso per recuperare il forte ritardo accumulato. La forma cooperativa, dato il suo modello di proprietà condivisa non scalabile e che consente la partecipazione democratica e autonoma dei cittadini alla produzione e al consumo di energia, è una delle forme più adatte per costituire una CER. Il modello cooperativo genera effetti benefici attraverso la redistribuzione della ricchezza prodotta al fine di migliorare la qualità sociale, ambientale ed economica delle comunità locali”.
L'appuntamento dal titolo Comuni-tà si è svolto nella sala del consiglio del Palazzo della Provincia (9 aprile 2024). Dopo i saluti istituzionali dei presidenti Toniaccini e Valenti, i funzionari di Legacoop Alessandro Ficicchia - ufficio fiscale Legacoop nazionale e Michele Pallini -ufficio revisioni Legacoop Umbria hanno illustrato il quadro normativo di riferimento. Poi il GSE, che aveva presentato ieri il portale per la richiesta degli incentivi del decreto CACER, ne ha illustrato ai comuni umbri per la prima volta le modalità di utilizzo. Di strumenti finanziari ed operativi di Legacoop ne hanno parlato Giorgio Nanni dell'Ufficio Energia & Ambiente Legacoop e Matteo Ragnacci - Presidente Legacoop P&S Umbria. La seconda parte del seminario è stata dedicata alle simulazioni pratiche di costituzione delle CER in forma cooperativa. L’attività interattiva è stata svolta mediante un software dedicato, per far comprendere, in maniera divertente e coinvolgente, i processi di funzionamento e di gestione di una comunità energetica.
“Ringrazio Legacoop – sostiene Michele Toniaccini Presidente di Anci Umbria - per questa ulteriore opportunità di confronto sulle comunità energetiche che ci vede protagonisti insieme ad altri soggetti con i quali abbiamo costituito un tavolo tecnico per promuovere le comunità energetiche, che sono opportunità sempre più importanti e centrali nell'amministrazione dei nostri territori comunali”.
La forma giuridica cooperativa è attualmente una delle più utilizzate dalle comunità energetiche in Europa. Le caratteristiche distintive della cooperazione sono anche quelle delle CER dato che non devono avere soggetti che possano controllarla, deve essere un soggetto libero e indipendente, non possono avere il profitto come fine ultimo, devono proporsi di realizzare benefici sociali economici ed ambientali.
Legacoop Umbria, nei giorni scorsi, dopo la definizione del quadro normativo sul tema ha anche creato la REC Rete energetica cooperativa, un pool di imprese trasversale composta da Coop Umbria Casa, Gbm, Araut, Cmb, Soluzioni , Cooprogetti, Yes Engineering ed Eht Italia, che potranno accompagnare amministrazioni comunali, imprese e cittadini nella fase di progettazione preliminare e di studi di fattibilità, nella ricerca di incentivi e risorse, fino all'esecuzione ed alla installazione diretta degli impianti per gli efficientamenti energetici e la produzione di energia. Questo strumento andrà a completare le opportunità messe a sistema nell’ambito del progetto Respira: filiera cooperativa di partner e strumenti finanziari.
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Matteo Baldelli Presidente Molini Popolari Riuniti
“Immagina. Costruiamo il futuro della cooperazione”, l'assemblea delle cooperative di Legacoop Umbria, svolta questo pomeriggio all'Hotel 4Torri(13 marzo 2024) è stata una giornata di lavoro, di scambio di idee, di condivisione al quale hanno partecipato circa 100 dirigenti delle principali imprese umbre, per dare il loro contributo al percorso di evoluzione di Legacoop. Immagina sta impegnando tutte le strutture regionali e settoriali dell'associazione,per costruire un’associazione più vicina ai bisogni delle cooperative e delle comunità, in vista della Conferenza programmatica nazionale del 15 e il 16 aprile a Roma.
Un confronto che ha messo al centro la consapevolezza del modello cooperativo come un'opportunità per la nostra regione, per il Paese. Legacoop Umbria conta circa 450mila soci e 16.213 occupati con un valore della produzione aggregato di 6 miliardi di euro. Il valore aggiunto all’economia locale è del 9,4% con alcune grandi imprese che sono leader nei loro mercati di riferimento. Tra le prime 15 imprese umbre, per valore della produzione, 4 sono cooperative di cui 3 associate a Legacoop. E 15 sono anche le workers buyout iscritte all'associazione, con un valore della produzione di 80 milioni di euro,
L'evento si è aperto con la relazione del Prof. Simone D'alessandro, Sociologo e Docente universitario che ha evidenziato come il neo-mutualismo possa essere l'unica scelta autenticamente sostenibile. Poi la volta della relazione del Presidente Valenti che ha parlato di una solida base di partenza, i “riferimenti valoriali” cooperativi, quale punto di partenza per sviluppare in maniera razionale il sentiero da percorrere. “Dobbiamo andare – ha continuato Valenti - verso l'affermazione di un'identità che sappia essere riconoscibile, attuale, efficace, in grado di stare con i piedi piantati nel presente ma rivolta al futuro. È necessario riattualizzare la missione e l'atteggiamento dei corpi intermedi all'interno della società, dobbiamo ripensare profondamente il nostro ruolo”. La responsabilità sociale delle imprese cooperative è al centro del confronto con la consapevolezza che nel tempo questa caratteristica ha portato le altre forme di impresa ad imitare il modello di impresa sociale.
“Abbiamo dialogato con tutti in quest'ultimo anno – ha concluso Valenti - abbiamo firmato un protocollo con l’ANCI regionale per le Com unità Energetiche in forma cooperativa , rafforzato le collaborazioni con l’Università degli Studi di Perugia e con il sistema bancario, costruito filiere interregionali e intersettoriali. Abbiamo partecipato alla costruzione della legge regionale sulla “Qualità del lavoro e dei servizi alla persona”, unitariamente a sindacati e centrali cooperative, approvata all'unanimità in Consiglio regionale, portato avanti progetti per la creazione di imprese cooperative di giovani con CoopStartUp. Continueremo consapevoli del “vantaggio mutualistico” e del nostro valore aggiunto di autogestione democratica di impresa e del lavoro”.
L'Europa guarda con interesse al mondo cooperativo e lo descrive come principale attore del cambiamento, considerando prioritario il primato delle persone.
Hanno concluso l'evento le considerazioni finali del Presidente nazionale Simone Gamberini: “ci possiamo e ci vogliamo candidare ad essere un'opportunità per il Paese. Oggi in Umbria abbiamo avuto la possibilità di capire ed esplorare come si può costruire nuova cooperazione o fare crescere la cooperazione nel territorio, mettendola al servizio della comunità. Questa è la cooperazione, una soluzione ed un' opportunità per il Paese”.
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“Immagina" Costruiamo il futuro della cooperazione
“Immagina. Costruiamo il futuro della cooperazione”, l'assemblea delle cooperative di Legacoop Umbria, svolta questo pomeriggio all'Hotel 4Torri(13 marzo 2024) è stata una giornata di lavoro, di scambio di idee, di condivisione al quale hanno partecipato circa 100 dirigenti delle principali imprese umbre, per dare il loro contributo al percorso di evoluzione di Legacoop. Immagina sta impegnando tutte le strutture regionali e settoriali dell'associazione,per costruire un’associazione più vicina ai bisogni delle cooperative e delle comunità, in vista della Conferenza programmatica nazionale del 15 e il 16 aprile a Roma.
Un confronto che ha messo al centro la consapevolezza del modello cooperativo come un'opportunità per la nostra regione, per il Paese. Legacoop Umbria conta circa 450mila soci e 16.213 occupati con un valore della produzione aggregato di 6 miliardi di euro. Il valore aggiunto all’economia locale è del 9,4% con alcune grandi imprese che sono leader nei loro mercati di riferimento. Tra le prime 15 imprese umbre, per valore della produzione, 4 sono cooperative di cui 3 associate a Legacoop. E 15 sono anche le workers buyout iscritte all'associazione, con un valore della produzione di 80 milioni di euro,
L'evento si è aperto con la relazione del Prof. Simone D'alessandro, Sociologo e Docente universitario che ha evidenziato come il neo-mutualismo possa essere l'unica scelta autenticamente sostenibile. Poi la volta della relazione del Presidente Valenti che ha parlato di una solida base di partenza, i “riferimenti valoriali” cooperativi, quale punto di partenza per sviluppare in maniera razionale il sentiero da percorrere. “Dobbiamo andare – ha continuato Valenti - verso l'affermazione di un'identità che sappia essere riconoscibile, attuale, efficace, in grado di stare con i piedi piantati nel presente ma rivolta al futuro. È necessario riattualizzare la missione e l'atteggiamento dei corpi intermedi all'interno della società, dobbiamo ripensare profondamente il nostro ruolo”. La responsabilità sociale delle imprese cooperative è al centro del confronto con la consapevolezza che nel tempo questa caratteristica ha portato le altre forme di impresa ad imitare il modello di impresa sociale.
“Abbiamo dialogato con tutti in quest'ultimo anno – ha concluso Valenti - abbiamo firmato un protocollo con l’ANCI regionale per le Com unità Energetiche in forma cooperativa , rafforzato le collaborazioni con l’Università degli Studi di Perugia e con il sistema bancario, costruito filiere interregionali e intersettoriali. Abbiamo partecipato alla costruzione della legge regionale sulla “Qualità del lavoro e dei servizi alla persona”, unitariamente a sindacati e centrali cooperative, approvata all'unanimità in Consiglio regionale, portato avanti progetti per la creazione di imprese cooperative di giovani con CoopStartUp. Continueremo consapevoli del “vantaggio mutualistico” e del nostro valore aggiunto di autogestione democratica di impresa e del lavoro”.
L'Europa guarda con interesse al mondo cooperativo e lo descrive come principale attore del cambiamento, considerando prioritario il primato delle persone.
Hanno concluso l'evento le considerazioni finali del Presidente nazionale Simone Gamberini: “ci possiamo e ci vogliamo candidare ad essere un'opportunità per il Paese. Oggi in Umbria abbiamo avuto la possibilità di capire ed esplorare come si può costruire nuova cooperazione o fare crescere la cooperazione nel territorio, mettendola al servizio della comunità. Questa è la cooperazione, una soluzione ed un' opportunità per il Paese”.
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Lorenzo Giornelli Ceramiche NOI
“Immagina. Costruiamo il futuro della cooperazione”, l'assemblea delle cooperative di Legacoop Umbria, svolta questo pomeriggio all'Hotel 4Torri(13 marzo 2024) è stata una giornata di lavoro, di scambio di idee, di condivisione al quale hanno partecipato circa 100 dirigenti delle principali imprese umbre, per dare il loro contributo al percorso di evoluzione di Legacoop. Immagina sta impegnando tutte le strutture regionali e settoriali dell'associazione,per costruire un’associazione più vicina ai bisogni delle cooperative e delle comunità, in vista della Conferenza programmatica nazionale del 15 e il 16 aprile a Roma.
Un confronto che ha messo al centro la consapevolezza del modello cooperativo come un'opportunità per la nostra regione, per il Paese. Legacoop Umbria conta circa 450mila soci e 16.213 occupati con un valore della produzione aggregato di 6 miliardi di euro. Il valore aggiunto all’economia locale è del 9,4% con alcune grandi imprese che sono leader nei loro mercati di riferimento. Tra le prime 15 imprese umbre, per valore della produzione, 4 sono cooperative di cui 3 associate a Legacoop. E 15 sono anche le workers buyout iscritte all'associazione, con un valore della produzione di 80 milioni di euro,
L'evento si è aperto con la relazione del Prof. Simone D'alessandro, Sociologo e Docente universitario che ha evidenziato come il neo-mutualismo possa essere l'unica scelta autenticamente sostenibile. Poi la volta della relazione del Presidente Valenti che ha parlato di una solida base di partenza, i “riferimenti valoriali” cooperativi, quale punto di partenza per sviluppare in maniera razionale il sentiero da percorrere. “Dobbiamo andare – ha continuato Valenti - verso l'affermazione di un'identità che sappia essere riconoscibile, attuale, efficace, in grado di stare con i piedi piantati nel presente ma rivolta al futuro. È necessario riattualizzare la missione e l'atteggiamento dei corpi intermedi all'interno della società, dobbiamo ripensare profondamente il nostro ruolo”. La responsabilità sociale delle imprese cooperative è al centro del confronto con la consapevolezza che nel tempo questa caratteristica ha portato le altre forme di impresa ad imitare il modello di impresa sociale.
“Abbiamo dialogato con tutti in quest'ultimo anno – ha concluso Valenti - abbiamo firmato un protocollo con l’ANCI regionale per le Com unità Energetiche in forma cooperativa , rafforzato le collaborazioni con l’Università degli Studi di Perugia e con il sistema bancario, costruito filiere interregionali e intersettoriali. Abbiamo partecipato alla costruzione della legge regionale sulla “Qualità del lavoro e dei servizi alla persona”, unitariamente a sindacati e centrali cooperative, approvata all'unanimità in Consiglio regionale, portato avanti progetti per la creazione di imprese cooperative di giovani con CoopStartUp. Continueremo consapevoli del “vantaggio mutualistico” e del nostro valore aggiunto di autogestione democratica di impresa e del lavoro”.
L'Europa guarda con interesse al mondo cooperativo e lo descrive come principale attore del cambiamento, considerando prioritario il primato delle persone.
Hanno concluso l'evento le considerazioni finali del Presidente nazionale Simone Gamberini: “ci possiamo e ci vogliamo candidare ad essere un'opportunità per il Paese. Oggi in Umbria abbiamo avuto la possibilità di capire ed esplorare come si può costruire nuova cooperazione o fare crescere la cooperazione nel territorio, mettendola al servizio della comunità. Questa è la cooperazione, una soluzione ed un' opportunità per il Paese”.
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Liana Cicchi Vicepresidente Legacoop Umbria
“Immagina. Costruiamo il futuro della cooperazione”, l'assemblea delle cooperative di Legacoop Umbria, svolta questo pomeriggio all'Hotel 4Torri(13 marzo 2024) è stata una giornata di lavoro, di scambio di idee, di condivisione al quale hanno partecipato circa 100 dirigenti delle principali imprese umbre, per dare il loro contributo al percorso di evoluzione di Legacoop. Immagina sta impegnando tutte le strutture regionali e settoriali dell'associazione,per costruire un’associazione più vicina ai bisogni delle cooperative e delle comunità, in vista della Conferenza programmatica nazionale del 15 e il 16 aprile a Roma.
Un confronto che ha messo al centro la consapevolezza del modello cooperativo come un'opportunità per la nostra regione, per il Paese. Legacoop Umbria conta circa 450mila soci e 16.213 occupati con un valore della produzione aggregato di 6 miliardi di euro. Il valore aggiunto all’economia locale è del 9,4% con alcune grandi imprese che sono leader nei loro mercati di riferimento. Tra le prime 15 imprese umbre, per valore della produzione, 4 sono cooperative di cui 3 associate a Legacoop. E 15 sono anche le workers buyout iscritte all'associazione, con un valore della produzione di 80 milioni di euro,
L'evento si è aperto con la relazione del Prof. Simone D'alessandro, Sociologo e Docente universitario che ha evidenziato come il neo-mutualismo possa essere l'unica scelta autenticamente sostenibile. Poi la volta della relazione del Presidente Valenti che ha parlato di una solida base di partenza, i “riferimenti valoriali” cooperativi, quale punto di partenza per sviluppare in maniera razionale il sentiero da percorrere. “Dobbiamo andare – ha continuato Valenti - verso l'affermazione di un'identità che sappia essere riconoscibile, attuale, efficace, in grado di stare con i piedi piantati nel presente ma rivolta al futuro. È necessario riattualizzare la missione e l'atteggiamento dei corpi intermedi all'interno della società, dobbiamo ripensare profondamente il nostro ruolo”. La responsabilità sociale delle imprese cooperative è al centro del confronto con la consapevolezza che nel tempo questa caratteristica ha portato le altre forme di impresa ad imitare il modello di impresa sociale.
“Abbiamo dialogato con tutti in quest'ultimo anno – ha concluso Valenti - abbiamo firmato un protocollo con l’ANCI regionale per le Com unità Energetiche in forma cooperativa , rafforzato le collaborazioni con l’Università degli Studi di Perugia e con il sistema bancario, costruito filiere interregionali e intersettoriali. Abbiamo partecipato alla costruzione della legge regionale sulla “Qualità del lavoro e dei servizi alla persona”, unitariamente a sindacati e centrali cooperative, approvata all'unanimità in Consiglio regionale, portato avanti progetti per la creazione di imprese cooperative di giovani con CoopStartUp. Continueremo consapevoli del “vantaggio mutualistico” e del nostro valore aggiunto di autogestione democratica di impresa e del lavoro”.
L'Europa guarda con interesse al mondo cooperativo e lo descrive come principale attore del cambiamento, considerando prioritario il primato delle persone.
Hanno concluso l'evento le considerazioni finali del Presidente nazionale Simone Gamberini: “ci possiamo e ci vogliamo candidare ad essere un'opportunità per il Paese. Oggi in Umbria abbiamo avuto la possibilità di capire ed esplorare come si può costruire nuova cooperazione o fare crescere la cooperazione nel territorio, mettendola al servizio della comunità. Questa è la cooperazione, una soluzione ed un' opportunità per il Paese”.
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Jacopo Teodori Coop Centro Italia
“Immagina. Costruiamo il futuro della cooperazione”, l'assemblea delle cooperative di Legacoop Umbria, svolta questo pomeriggio all'Hotel 4Torri(13 marzo 2024) è stata una giornata di lavoro, di scambio di idee, di condivisione al quale hanno partecipato circa 100 dirigenti delle principali imprese umbre, per dare il loro contributo al percorso di evoluzione di Legacoop. Immagina sta impegnando tutte le strutture regionali e settoriali dell'associazione,per costruire un’associazione più vicina ai bisogni delle cooperative e delle comunità, in vista della Conferenza programmatica nazionale del 15 e il 16 aprile a Roma.
Un confronto che ha messo al centro la consapevolezza del modello cooperativo come un'opportunità per la nostra regione, per il Paese. Legacoop Umbria conta circa 450mila soci e 16.213 occupati con un valore della produzione aggregato di 6 miliardi di euro. Il valore aggiunto all’economia locale è del 9,4% con alcune grandi imprese che sono leader nei loro mercati di riferimento. Tra le prime 15 imprese umbre, per valore della produzione, 4 sono cooperative di cui 3 associate a Legacoop. E 15 sono anche le workers buyout iscritte all'associazione, con un valore della produzione di 80 milioni di euro,
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“Abbiamo dialogato con tutti in quest'ultimo anno – ha concluso Valenti - abbiamo firmato un protocollo con l’ANCI regionale per le Com unità Energetiche in forma cooperativa , rafforzato le collaborazioni con l’Università degli Studi di Perugia e con il sistema bancario, costruito filiere interregionali e intersettoriali. Abbiamo partecipato alla costruzione della legge regionale sulla “Qualità del lavoro e dei servizi alla persona”, unitariamente a sindacati e centrali cooperative, approvata all'unanimità in Consiglio regionale, portato avanti progetti per la creazione di imprese cooperative di giovani con CoopStartUp. Continueremo consapevoli del “vantaggio mutualistico” e del nostro valore aggiunto di autogestione democratica di impresa e del lavoro”.
L'Europa guarda con interesse al mondo cooperativo e lo descrive come principale attore del cambiamento, considerando prioritario il primato delle persone.
Hanno concluso l'evento le considerazioni finali del Presidente nazionale Simone Gamberini: “ci possiamo e ci vogliamo candidare ad essere un'opportunità per il Paese. Oggi in Umbria abbiamo avuto la possibilità di capire ed esplorare come si può costruire nuova cooperazione o fare crescere la cooperazione nel territorio, mettendola al servizio della comunità. Questa è la cooperazione, una soluzione ed un' opportunità per il Paese”.
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Debora Moscetti Presidente Caarp
“Immagina. Costruiamo il futuro della cooperazione”, l'assemblea delle cooperative di Legacoop Umbria, svolta questo pomeriggio all'Hotel 4Torri(13 marzo 2024) è stata una giornata di lavoro, di scambio di idee, di condivisione al quale hanno partecipato circa 100 dirigenti delle principali imprese umbre, per dare il loro contributo al percorso di evoluzione di Legacoop. Immagina sta impegnando tutte le strutture regionali e settoriali dell'associazione,per costruire un’associazione più vicina ai bisogni delle cooperative e delle comunità, in vista della Conferenza programmatica nazionale del 15 e il 16 aprile a Roma.
Un confronto che ha messo al centro la consapevolezza del modello cooperativo come un'opportunità per la nostra regione, per il Paese. Legacoop Umbria conta circa 450mila soci e 16.213 occupati con un valore della produzione aggregato di 6 miliardi di euro. Il valore aggiunto all’economia locale è del 9,4% con alcune grandi imprese che sono leader nei loro mercati di riferimento. Tra le prime 15 imprese umbre, per valore della produzione, 4 sono cooperative di cui 3 associate a Legacoop. E 15 sono anche le workers buyout iscritte all'associazione, con un valore della produzione di 80 milioni di euro,
L'evento si è aperto con la relazione del Prof. Simone D'alessandro, Sociologo e Docente universitario che ha evidenziato come il neo-mutualismo possa essere l'unica scelta autenticamente sostenibile. Poi la volta della relazione del Presidente Valenti che ha parlato di una solida base di partenza, i “riferimenti valoriali” cooperativi, quale punto di partenza per sviluppare in maniera razionale il sentiero da percorrere. “Dobbiamo andare – ha continuato Valenti - verso l'affermazione di un'identità che sappia essere riconoscibile, attuale, efficace, in grado di stare con i piedi piantati nel presente ma rivolta al futuro. È necessario riattualizzare la missione e l'atteggiamento dei corpi intermedi all'interno della società, dobbiamo ripensare profondamente il nostro ruolo”. La responsabilità sociale delle imprese cooperative è al centro del confronto con la consapevolezza che nel tempo questa caratteristica ha portato le altre forme di impresa ad imitare il modello di impresa sociale.
“Abbiamo dialogato con tutti in quest'ultimo anno – ha concluso Valenti - abbiamo firmato un protocollo con l’ANCI regionale per le Com unità Energetiche in forma cooperativa , rafforzato le collaborazioni con l’Università degli Studi di Perugia e con il sistema bancario, costruito filiere interregionali e intersettoriali. Abbiamo partecipato alla costruzione della legge regionale sulla “Qualità del lavoro e dei servizi alla persona”, unitariamente a sindacati e centrali cooperative, approvata all'unanimità in Consiglio regionale, portato avanti progetti per la creazione di imprese cooperative di giovani con CoopStartUp. Continueremo consapevoli del “vantaggio mutualistico” e del nostro valore aggiunto di autogestione democratica di impresa e del lavoro”.
L'Europa guarda con interesse al mondo cooperativo e lo descrive come principale attore del cambiamento, considerando prioritario il primato delle persone.
Hanno concluso l'evento le considerazioni finali del Presidente nazionale Simone Gamberini: “ci possiamo e ci vogliamo candidare ad essere un'opportunità per il Paese. Oggi in Umbria abbiamo avuto la possibilità di capire ed esplorare come si può costruire nuova cooperazione o fare crescere la cooperazione nel territorio, mettendola al servizio della comunità. Questa è la cooperazione, una soluzione ed un' opportunità per il Paese”.
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Danilo Valenti Presidente Legacoop Umbria
“Immagina. Costruiamo il futuro della cooperazione”, l'assemblea delle cooperative di Legacoop Umbria, svolta questo pomeriggio all'Hotel 4Torri(13 marzo 2024) è stata una giornata di lavoro, di scambio di idee, di condivisione al quale hanno partecipato circa 100 dirigenti delle principali imprese umbre, per dare il loro contributo al percorso di evoluzione di Legacoop. Immagina sta impegnando tutte le strutture regionali e settoriali dell'associazione,per costruire un’associazione più vicina ai bisogni delle cooperative e delle comunità, in vista della Conferenza programmatica nazionale del 15 e il 16 aprile a Roma.
Un confronto che ha messo al centro la consapevolezza del modello cooperativo come un'opportunità per la nostra regione, per il Paese. Legacoop Umbria conta circa 450mila soci e 16.213 occupati con un valore della produzione aggregato di 6 miliardi di euro. Il valore aggiunto all’economia locale è del 9,4% con alcune grandi imprese che sono leader nei loro mercati di riferimento. Tra le prime 15 imprese umbre, per valore della produzione, 4 sono cooperative di cui 3 associate a Legacoop. E 15 sono anche le workers buyout iscritte all'associazione, con un valore della produzione di 80 milioni di euro,
L'evento si è aperto con la relazione del Prof. Simone D'alessandro, Sociologo e Docente universitario che ha evidenziato come il neo-mutualismo possa essere l'unica scelta autenticamente sostenibile. Poi la volta della relazione del Presidente Valenti che ha parlato di una solida base di partenza, i “riferimenti valoriali” cooperativi, quale punto di partenza per sviluppare in maniera razionale il sentiero da percorrere. “Dobbiamo andare – ha continuato Valenti - verso l'affermazione di un'identità che sappia essere riconoscibile, attuale, efficace, in grado di stare con i piedi piantati nel presente ma rivolta al futuro. È necessario riattualizzare la missione e l'atteggiamento dei corpi intermedi all'interno della società, dobbiamo ripensare profondamente il nostro ruolo”. La responsabilità sociale delle imprese cooperative è al centro del confronto con la consapevolezza che nel tempo questa caratteristica ha portato le altre forme di impresa ad imitare il modello di impresa sociale.
“Abbiamo dialogato con tutti in quest'ultimo anno – ha concluso Valenti - abbiamo firmato un protocollo con l’ANCI regionale per le Com unità Energetiche in forma cooperativa , rafforzato le collaborazioni con l’Università degli Studi di Perugia e con il sistema bancario, costruito filiere interregionali e intersettoriali. Abbiamo partecipato alla costruzione della legge regionale sulla “Qualità del lavoro e dei servizi alla persona”, unitariamente a sindacati e centrali cooperative, approvata all'unanimità in Consiglio regionale, portato avanti progetti per la creazione di imprese cooperative di giovani con CoopStartUp. Continueremo consapevoli del “vantaggio mutualistico” e del nostro valore aggiunto di autogestione democratica di impresa e del lavoro”.
L'Europa guarda con interesse al mondo cooperativo e lo descrive come principale attore del cambiamento, considerando prioritario il primato delle persone.
Hanno concluso l'evento le considerazioni finali del Presidente nazionale Simone Gamberini: “ci possiamo e ci vogliamo candidare ad essere un'opportunità per il Paese. Oggi in Umbria abbiamo avuto la possibilità di capire ed esplorare come si può costruire nuova cooperazione o fare crescere la cooperazione nel territorio, mettendola al servizio della comunità. Questa è la cooperazione, una soluzione ed un' opportunità per il Paese”.
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